mercoledì 30 settembre 2015

Se il tuo autobus non passa la colpa non è di chi lo guida!

Chi da sempre è stato convinto che privatizzando Ataf si sarebbe risolto il problema del trasporto pubblico è stato smentito dai fatti. 

La storica azienda fiorentina, che a breve sparirà, sta offrendo il peggior servizio della sua storia. Mai come in quest’ultimo anno siamo arrivati a tanto.
Migliaia di corse saltate ogni mese, condizioni di lavoro disumane, come disumano è il trattamento riservato agli utenti. Infatti, chi guida un bus è vittima nè più né meno di chi è costretto ad aspettare ore alle fermate.
Esistono dei responsabili per tutto questo…. hanno delle facce e dei nomi e non sono Autisti né Utenti !
Per questo, come Cobas, abbiamo tappezzato le fermate della città di volantini con le facce di chi ha permesso tutto questo e continua a farlo senza il minimo ripensamento.

TUTTI DEVONO SAPERE!


martedì 29 settembre 2015

Torino: Chiude l'ospedale oftalmico

Chiudere l'ospedale Oftalmico di Torino in cui funzionano 5 sale operatorie e dove sono già state fatte spese di modernizzazione, quanto fa risparmiare? Creare nuovi spazi in altri ospedali e adeguarli alle nuove attività, quanto costa? E trasferire alcune apparecchiature e ricomprarne la maggior parte che, come sempre, viene considerata inutilizzabile, è davvero un risparmio?...
Continua a leggere l'editoriale del segretario Regione Piemonte Mario Vitale su Quotidiano Sanità

lunedì 28 settembre 2015

Dalle voci della montagna pistoiese

A seguito dei numerosi tagli alla sanità voluti dal governo e conseguentemente dalla regione Toscana, l'ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello Pistoiese è stato privato di servizi efficienti ed efficaci tra cui la chirurgia e le sale operatorie. Il precedente pronto soccorso, denominato adesso "Punto primo soccorso" attualmente svolge soltanto piccole prestazioni riservando tutti gli altri trattamenti all'ospedale San Jacopo di Pistoia che dista 31 km, circa 40 minuti. 
La riduzione e la soppressione dei servizi che ha interessato questo piccolo, ma importante ospedale ha tolto alla comunità montana dell'Appennino pistoiese un presidio sanitario completo coinvolgendo anche il turismo. 
Presentiamo due contenuti multimediali relativi alla nostra visita a San Marcello, l'episodio N.18 del SIB (Video) e un episodio audio. In ambedue abbiamo riportato le testimonianze dei cittadini di San Marcello, che in prima persona hanno subito il disagio di queste riforme e questi tagli alla sanità pubblica. 

LA SALUTE E' UN DIRITTO DI TUTTI 
NO ALLA CHIUSURA DEI PICCOLI OSPEDALI.

SIB 18
Dalle voci della montagna pistoiese


EPISODIO AUDIO


domenica 27 settembre 2015

C'era una volta tanto tempo fa, il contratto...

"Entro aprile si apriranno i "negoziati" per il rinnovo dei contratti di lavoro del pubblico impiego. In ballo ci sono il triennio economico 2010-2012 e, soprattutto, l'entità degli aumenti in busta paga ..." 
(Il Sole 24ore - 4 gennaio 2010) "

"... Buone nuove, in vista, per i dipendenti pubblici? Forse. Il ministro per la Pubblica amministrazione Gianpiero D'Alia, in un intervista rilasciata al Messaggero e datata 19 dicembre, ha parlato di nuovo contratto per gli statali entro il 2015..." 
(Dal sito Comuni.it 21/12/2013) 

"Al momento, i contratti al pubblico impiego sono <bloccati fino alla fine del 2014>, in mancanza di fondi per poterli rinnovare, ma con la riforma della Pa che il governo presenterà a giugno sarò possibile recuperare risorse per sbloccare i contratti" E' quanto ha assicurato oggi il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia..." 
(Il Sole 24 Ore - 27/05/2014) "

... il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha fatto sapere di avere intenzione di avviare, a fine estate, "lo sblocco dei contratti del pubblico impiego" ... il cambio di marcia dell'Esecutivo è arrivato solo a seguito della pronuncia da parte della Consulta di considerare illegittimo il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici."
(da Orizzontescuola.it - 28/6/2015)

C'ERA UNA VOLTA, TANTO TEMPO FA, IL CONTRATTO... 
(poi arrivarono Berlusconi, Monti, Letta e Renzi ...) 
Dal 2010 il Contratto Collettivo Nazionale è bloccato I grandi sindacati confederali, autonomi e corporativi, non hanno fatto niente per contrastare questa aggressione e anzi, complici, ne hanno concertato parti rilevanti. 
Così come ogni incremento stipendiale, il settore pubblico è diventato il luogo dove i vari Governi sono andati ad attingere per fare cassa indifferenti alle conseguenze che questo avrebbe avuto sui diritti fondamentali erogati. Così i lavoratori pubblici sono stati con arroganza infamati, vessati, offesi, squalificati, decontrattualizzati, repressi con il disciplinare, caricati di ulteriori oneri e responsabilità e insieme anche rapinati delle risorse che avrebbero dovuto garantire, almeno, il mantenimento del potere d'acquisto degli stipendi.
SOLO GRAZIE ALLA COSTITUZIONE NATA DALLA RESISTENZA E MASSACRATA DALLA NUOVA POLITICA, DUNQUE ALLA PRONUNCIA DELLA CORTE COSTITUZIONALE CHE NE È INTERPRETE, LA PARTITA PARE RIAPRIRSI. 
Niente però è certo per quanto riguarda i risultati dato che la parte economica è condizionata dalle risorse che il Governo deciderà di mettere a disposizione mentre la parte normativa dalla volontà del Governo di imporre un peggioramento della posizione del lavoratore così rilevante che anche i sindacati abituati a svendere si trovano in grande difficoltà ad accettare. A complicare le cose anche la "riforma della pubblica amministrazione" del Governo Renzi, approvata ad agosto grazie all'aiuto in Senato della finta opposizione di destra (fascistelli, forzaitalioti e lega avrebbero potuto impedirne l'approvazione ma si sa che fanno solo avanspettacolo), questa oltre che ad accentuare l'azione disciplinare e repressiva contro i lavoratori, attaccare le tutele sulla malattia, favorisce i grandi gruppi economici privati e consegna al governo la stesura di 14 decreti attuativi per una ventina di decreti legislativi e la riscrittura di un nuovo "testo unico sul pubblico impiego". Questo potrebbe condizionare i tempi della contrattazione della parte normativa che dovrà necessariamente tener conto di tutte le leggi regressive già in essere o in arrivo. Che faranno i sindacati concertativi? Non può che preoccupare i lavoratori l'ambiguità della cgil e la condiscendenza di cisl e uil e di gran parte di autonomi e corporativi. 
Per quanto riguarda la parte economica tutto pare diventare un gioco di apparenza con un rispetto solo formale e non sostanziale della sentenza della Corte Costituzionale. Per rendersene conto basta andare a leggere le cifre prospettate per gli aumenti salariali che sono miserabili: "... Il governo pensa di stanziare già con la prossima Legge di Stabilità le somme per l'anno 2016. Il progetto dettagliato indica una spesa di 1,7 miliardi di euro per il 2016, 4,2 miliardi per il 2017 e 6,7 miliardi per il 2018..." 
Questo significherebbe ad esempio per il 2016 un aumento inesistente che per le categorie più basse sarebbe vicino a zero, peraltro sarebbe finanziato con il sangue e il sudore dei dipendenti se è vero quanto scritto sul sole 24ore che il governo ipotizza provvedimenti ad hoc sulla pubblica amministrazione per trovare i soldi, tipo un ulteriore blocco del turn over. Di fronte a questo triste spettacolo viene da chiedersi a cosa servano i sindacati, confederali e autonomi, incapaci e sottomessi, efficienti solo nelle attività redditizie e nelle clientele e a cosa sia ridotta la contrattazione dato che chi decide è solo il padrone (che per i dipendenti pubblici è il governo). 
Per sbloccare la situazione sarebbe necessario che i lavoratori si slegassero dalle briglie della dipendenza da partiti e sindacati di mercato e finalmente facessero sentire la loro voce. Siamo tanti, tantissimi, insieme potremmo scuotere il palazzo facendo cadere e mandando a casa le mele marce di governo e di finta opposizione e pretendere, per noi e per i cittadini, condizioni corrette di lavoro e il rispetto di diritti fondamentali quali quelli all'istruzione e alla salute. 
NON CI SONO ALTERNATIVE, NEL SILENZIO RASSEGNATO PASSA LA MORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO. 

22/09/2015
Saluti a tutti  
Roberto Soraggi
(delegato RSU-AOU Careggi)




sabato 26 settembre 2015

COBAS metalmeccanici, contratto separato? NO GRAZIE


Ci hanno preso il vizio, le segreterie FIM e UILM, a fare dell'autunno la stagione dell'ennesimo contratto separato dei metalmeccanici. E pensare che un tempo l'autunno era "caldo".
Sono gli stessi del resto, del resto, che da 5 anni tengono separati gli operai FIAT dagli altri metalmeccanici. Tant'è vero che in quegli stabilimenti non vige il contratto nazionale, ma quello di gruppo con una retribuzione mensile mediamente sotto di 70 euro rispetto a quella nazionale dei metalmeccanici.
In compenso, se i turni, i ritmi e i carichi di lavoro sono pesanti dappertutto, sulle linee del "super-manager" Marchionne ci si muore di corpo e di testa, ma devi fare finta di essere pazzo dalla felicità!

Per approfondire

venerdì 25 settembre 2015

Jobs Act - La voce di quattro avvocati

Quattro avvocati intervengono al seminario organizzato dalla federazione COBAS Sanità, Università e ricerca tenutosi Firenze all'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi il 24 Gennaio 2015.
Il SIB (Spazio Informativo di Base) pubblica la registrazione degli interventi.
Avv. Isacco Sullam
Avv. Simona De Pancrazio
Avv. Stella Lanzafame
Avv. Maurizio Milana

Ascolta la trasmissione


giovedì 24 settembre 2015

Il futuro che vogliamo


Gli abitanti ed i lavoratori della piana Firenze, Prato, Pistoia hanno visitato il giorno 20 settembre 2015 i territori destinati alla costruzione di un mega inceneritore e del mega aeroporto. La costruzione dell'inceneritore fa parte del decreto attuativo dell'art.35 parte integrante dello Sblocca Italia.
La pagina FB "Assemblea per la Piana contro le nocività" così descrive l'evento:
In oltre 300 persone siamo andati sui terreni dove vorrebbero costruire le due opere nocive, Inceneritore e nuovo Aeroporto, per conoscere da vicino il territorio che dovremo difendere, anche con un eventuale presidio permanente. Entrati nel terreno del previsto Inceneritore, abbiamo piantato alcuni alberi perchè questo è il futuro che Noi vogliamo, un VERO parco della Piana, libero da impianti e infrastrutture nocive, che funga da polmone verde per tutta l'area metropolitana Difenderemo il nostro territorio, la salute e il lavoro, questo è solo l'inizio.

In questo diciassettesimo episodio del SIB Video, il COBAS Careggi, avendo partecipato alla visita dei territori ha filmato l'evento.


mercoledì 23 settembre 2015

Firenze: ATAF condannata per la seconda volta per condotta antisindacale

ATAF CONDANNATA PER LA SECONDA VOLTA PER CONDOTTA 
ANTISINDACALE 
RICONOSCIUTO IL DIRITTO DELLA RSU AD INDIRE ASSEMBLEE RETRIBUITE RICONOSCIUTO IL DIRITTO DEI DELEGATI A FRUIRE DEI PERMESS

Per la seconda volta in due anni dalla privatizzazione ATAF È STATA CONDANNATA PER CONDOTTA ANTISINDACALE nei confronti dei COBAS cui per ben due anni non ha riconosciuto il diritto, sancito dallo Statuto dei Lavoratori ai componenti della RSU, di usufruire dei permessi per lo svolgimento dell'attività sindacale e di indire assemblee retribuite dei lavoratori. 
Questo quanto statuito dal Tribunale di Firenze con sentenza del 17 settembre, con condanna di Ataf anche al pagamento delle spese legali per quasi 10.000 euro. 
Il diritto alle otto ore di permesso è sempre stato negato dall'azienda agli eletti Cobas nella RSU, preferendo ATAF (chissà come mai) concederlo alle RSA non elette dai lavoratori, in aggiunta alle migliaia di ore di permesso riconosciute con gli accordi aziendali. 
Il giudice ha riconosciuto il diritto degli eletti Cobas ad usufruire delle 8 ore di permesso previste dallo Statuto per lo svolgimento dell'attività sindacale, attività fifinora svolta fruendo esclusivamente del proprio tempo libero e dovendo necessariamente concordare cambi turno o ferie per partecipare alle trattative. Non essendo sindacalisti di mestiere, avremmo continuato sempre e comunque a difendere i diritti dei lavoratori, ma questa vittoria sancisce il fondamentale diritto a svolgere attività sindacale all'unico soggetto eletto dai lavoratori! 
Il giudice, inoltre, ha anche stabilito il sacrosanto diritto della RSU di indire ASSEMBLEE RETRIBUITE dei lavoratori, cosa sempre negata fifino ad ora, addirittura con ordini di servizio, nei quali si specifificava, a chiare lettere, che operai e impiegati non potevano parteciparvi durante le ore di lavoro e che agli autisti non sarebbero state riconosciute le ore di assemblea, con l'unico scopo di sminuire il lavoro della RSU e la volontà di partecipazione attiva dei lavoratori, I "furbetti" dovranno adesso riconoscere la retribuzione per le ore assembleari non pagate. 
È stata una battaglia di giustizia e di democrazia per cui ringraziamo anche i nostri avvocati Letizia Martini e Andrea Conte per averci sempre creduto. 

Firenze,18 settembre 2015 

Fonte:
COBAS LAVORO PRIVATO 
CONFEDERAZIONE COBAS ATAF 
Camera del Lavoro Sociale - via dei Pilastri 43r, Firenze – fax 05571880360 
Web: http://cobasataf.org E-Mail: cobasataf@gmail.com

martedì 22 settembre 2015

MASSA: Il collettivo SOS e la sanità (Terzo episodio)

Il collettivo S.O.S. sanità, composto da medici, operatori sanitari e lavoratori delle cooperative, è un collettivo che nasce dalla voglia di difendere il servizio sanitario sia in provincia di Massa-Carrara che a livello nazionale.
Il collettivo si riunisce ogni Martedì sera alla Casa Rossa a Montignoso (Massa)
Clicca qua per informazioni

In questo terzo episodio realizzato dal collettivo S.O.S. sanità vi è un video che parlerà di come purtroppo ci stiamo avviando verso una nuova organizzazione burocratica e piramidale della sanità toscana.



lunedì 21 settembre 2015

C'è ancora qualcosa da tagliare in sanità?

Come una goccia cinese..dal 2000 (leggi Bindi con la trasformazione in aziende degli ospedali) l’offerta sanitaria pubblica, di anno in anno, è paurosamente diminuita: chiusure di ospedali, posti letto e servizi territoriali con la promessa di “riconversioni e razionalizzazioni” MAI avvenute; aumenti de
i ticket per analisi e ricerche; riduzione delle patologie inserite nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e dei farmaci gratuiti; pagamento del Pronto soccorso se non ritenuto grave il motivo della visita…mentre peggiorano complessivamente le condizioni di lavoro e di vita ed aumentano le patologie gravi ed il bisogno, specialmente per le categorie più fragili (bambini, anziani, donne, soggetti con varie dipendenze), di un’assistenza umanizzata e complessiva.
Il PRIVATO ha sempre più spazio e i finanziamenti per loro vengono garantiti senza verifiche e controlli come la possibilità, per funzionari e politicanti, di arricchirsi sulla pelle ed i bisogni della gente con appalti ed esternalizzazioni. 
La REGIONE promette controlli, la centrale unica per gli acquisti… ma ormai il marciume è quotidianità… e l’offerta sanitaria pubblica subisce una continua e costante riduzione fra scandali, morti che si sarebbero potute evitare, accanimenti terapeutici legati al profitto, ed ORA VOGLIONO RUBARCI ALTRI 10 MILIARDI CHE CHIARAMENTE VERRANNO LEVATE DALLE NOSTRE TASCHE..ORMAI TOTALMENTE VUOTE! INUTILE PERO’ LAMENTARSI E PIANGERE SU QUELLO CHE AVEVAMO, INUTILE CREDERE CHE I NOSTRI POLITICANTI, FUNZIONALI ED INTERESSATI UNICAMENTE ALLA TOTALE PRIVATIZZAZIONE DI TUTTI I BENI COMUNI, DALLA SANITA’, ALLA SCUOLA, ALL’ACQUA, AI TRASPORTI, CAMBINO ROTTA; INUTILE CREDERE CHE I COLPEVOLI SIANO “L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO” ARRIVANDO A SCARICARE LA NOSTRA SANA RABBIA SUI MORTI DI FAME COME NOI (vedi le aggressioni ai lavoratori dell’ATAC mentre Marino impasta la giunta, vedi i migranti rifiutati nei quartieri, vedi i dipendenti pubblici considerati gli artefici di tutti i guai di questo malgoverno)! 
DOBBIAMO COME CITTADINI, UTENTI, LAVORATORI RIPRENDERE LOTTE E MOBILITAZIONI PER DIROTTARE LE NOSTRE TASSE SUI NOSTRI BISOGNI, STRAPPANDO DALLE LORO TASCHE TUTTI GLI IMPROPRI GUADAGNI, I SUPER STIPENDI, I VITALIZI, LE PENSIONI D’ORO, I FAVORITISMI E LE ILLEGALITA’ LEGALIZZATE! DOBBIAMO SVEGLIARCI SENZA FARCI RICATTARE (vedi in sanità “Per la salute me vendo pure mia madre!”) E SENZA ACCETTARE PRIVATO ED ASSICURAZIONI, DANDO VITA A COMITATI DI LOTTA CHE SAPPIANO IMPORRE I BISOGNI DI SALUTE PARTENDO DAI QUARTIERI, DALLE CITTA’, DALLE REGIONI E FACENDO PIAZZA PULITA DI TUTTE LE BUGIARDE PROMESSE DI CHI CI HA GOVERNATO E CI GOVERNA DA SEMPRE GARANTENDO A POCHI DI ARRICCHIRSI SULL’ANNIENTAMENTO DI UNA MAGGIORANZA SEMPRE PIU’ ESASPERATA. 

Luglio 2015 
COBAS SANITA’ UNIVERSITA’ E RICERCA

sabato 19 settembre 2015

MASSA: Il collettivo SOS e la sanità (Secondo episodio)

Il collettivo S.O.S. sanità, composto da medici, operatori sanitari e lavoratori delle cooperative, è un collettivo che nasce dalla voglia di difendere il servizio sanitario sia in provincia di Massa-Carrara che a livello nazionale.
Il collettivo si riunisce ogni Martedì sera alla Casa Rossa a Montignoso (Massa)
Clicca qua per informazioni

In questo secondo episodio realizzato dal collettivo S.O.S. sanità vi è un video di Gina DeAngeli che ci parlerà dei nuovi modelli di organizzazione del lavoro: dall'ospedale per intensità di cure alla sanità low-cost.


Seguirà nei prossimi giorni un altro video realizzato dal collettivo SOS sanità di Massa che approfondiranno la questione.

venerdì 18 settembre 2015

MASSA: Il collettivo SOS e la sanità (Primo episodio)

Il collettivo S.O.S. sanità, composto da medici, operatori sanitari e lavoratori delle cooperative, è un collettivo che nasce dalla voglia di difendere il servizio sanitario sia in provincia di Massa-Carrara che a livello nazionale.
Il collettivo si riunisce ogni Martedì sera alla Casa Rossa a Montignoso (Massa)
Clicca qua per informazioni

In questo primo episodio realizzato dal collettivo S.O.S. sanità vi è un video di Enio Minervini che ci parla della nuova legge regionale 28/2015 che prevede l'accorpamento di tutte le ASL della toscana.


Seguiranno nei prossimi giorni altri video realizzati dal collettivo SOS sanità di Massa che approfondiranno la questione.

mercoledì 16 settembre 2015

SPDC di Ostia

In merito alla richiesta dei lavoratori dell’ SPDC di Ostia di rendere sicura ed umanizzata la loro offerta assistenziale nonostante la grave carenza organica e l’inadeguatezza degli spazi da anni denunciata dal nostro sindacato, si richiama l’attenzione di tutti i referenti assistenziali e degli organi di informazione sulla situazione sempre più a rischio di questo servizio anche in merito all’aumento di 3 posti letto (da 13 a 16) avvenuti in questi giorni per disposizione della Regione Lazio e della direzione aziendale con il solo aumento di una unità medica. 

Si evidenzia, infatti, che la carenza di organico sia medico che infermieristico mette a serio rischio l’offerta assistenziale riattivando in queste strutture i manicomi chiusi nel 1978 dopo lunghe e profonde trasformazioni nel rapporto sia professionale che sociale con la follia. 

Infatti non garantire tutti gli strumenti per riattivare una ripresa di vita vuol dire abbandonare nella totale solitudine e in una incondizionata sofferenza questi pazienti che hanno diritto ad una cura umanizzata e a progetti terapeutici individualizzati per riattivare il sé annientato dalle loro gravi patologie psichiatriche. 

Come COBAS chiediamo e pretendiamo coerenza, rifiutando di trasformare il diritto a una cura umanizzata ed efficace in una immagine virtuale vuota e falsa, che sa offrire al massimo un posto letto senza il personale d’assistenza, ignorando profondamente i bisogni reali di salute sia individuali che collettivi e non concretizzando gli strumenti necessari per garantire salute mentale a livello di prevenzione, cura e riabilitazione. 

CONFEDERAZIONE COBAS 

lunedì 14 settembre 2015

Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale

TAGLIANO I SERVIZI MA NON I DIRIGENTI
IL RISPARMIO È SOLTANTO SULLE CURE PER LA CITTADINANZA
Cobas Careggi

Da 12 ASL a 3 AREE VASTE 

AREA CENTRO: 
Commissario 
Dr. PAOLO MORELLO MARCHESE 
(Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) 

AREA NORD/OVEST: 
Commissario 
Dr. MARIA TERESA DE LAURENTIS 
(Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Versilia) 

AREA SUD/EST:
Commissario 
Dr. ENRICO DESIDERI 
(Siena, Arezzo, Grosseto) 

12 VICE-COMMISSARI: 
 • Maurizio Dal Maso per la Asl 1 di Massa Carrara 
 • Joseph Polimeni per la Asl 2 di Lucca 
 • Roberto Abati per la Asl 3 di Pistoia 
 • Simona Carli per la Asl 4 di Prato 
 • Mauro Maccari per la Asl 5 di Pisa 
 • Eugenio Porfido per la Asl 6 di Livorno 
 • Enrico Volpe per la Asl 7 di Siena 
 • Branka Vujovic per la Asl 8 di Arezzo 
 • Daniele Testi per la Asl 9 di Grosseto 
 • Emanuele Gori per la 10 di Firenze 
 • Renato Colombai per la Asl 11 di Empoli 
 • Brunero Baldacchini per la Asl 12 di Viareggio 

 Rimangono in carica 3 COMMISSARI PER LA PROGRAMMAZIONE DI AREA VASTA nominati nel 2014, i quali decadono il 31/12/2015 per la nuova nomina del 2016:
 Area Centro Dr. ROCCO DAMONE 
 Area nord/ovest Dr. EDOARDO MICHELE MAJNO 
 Area sud/est Dr. MONICA PIOVI

sabato 12 settembre 2015

SIB Video - Firenze: Presidio NO Inceneritori 8 Settembre 2015

Il COBAS Careggi ha partecipato il giorno 8 Settembre 2015, di fronte alla sede del Consiglio Regionale della Toscana a Firenze, al presidio contro l'approvazione del decreto attuativo (Art. 35), parte integrante dello Sblocca Italia
Ecco il nuovo episodio del SIB Video con le voci di alcuni esponenti delle organizzazioni presenti.


Iniziativa di mobilitazione con la partecipazione di:
Zero Waste Italy, 6 R rete per la sostenibilità Parma, Ambiente e Futuro Lucca, Ambiente & Salute Bolzano, AmbienteScienze Cremona, AmicoAlbero, Associazione Italiana Esposti Amianto, Associazione La Novella (Viterbo), Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia, Capitanata Rifiuti Zero, Centro Ricerca RZ di Capannori, Città di Vercelli, Comitato Rifiuti Zero Busto Arsizio, Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte, Cobas Firenze, Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero, Coordinamento Rifiuti Zero Lazio, DifferenziaNoci, Diritto al futuro, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Ecoistituto della Valle del Ticino, Ecoistituto di Faenza, Fare verde, Forum No Inceneritori Forlì-Romagna, Gestione corretta rifiuti Parma, Greenpeace, Legalità e sviluppo, Legambiente, Mamme No Inceneritore, Firenze Medicina democratica Onlus, Medicina democratica sez. Mirabelli Firenze, Movimento dei consumatori Veneto, Movimento Legge Rifiuti Zero, Movimento No Incenerimento Fanna, Movimento Valledora, Occhio del Riciclone Italia Onlus, PerUnaltracittà Firenze, Pro Natura Alessandria, Progetto Cittadini Campani, Rete Comitati Vesuviani, Rete Rifiuti Zero Emilia Romagna, Rete Rifiuti Zero Lombardia, Rifiuti Zero Roma, Rifiuti Zero Sicilia, Rifiuti Zero Torino, Salute Verona, Sporco Diario Parma, Valle Virtuosa Valle d’Aosta, WWF Emilia Romagna, WWF Teramo, Zero Waste Campania, Zero Waste Sicilia.

Per approfondimenti; Zero Waste Italy


venerdì 11 settembre 2015

Il disagio nella psichiatria dell'ospedale di Ostia

Uno degli obiettivi di questo blog, pur essendo nato principalemente con l'intenzione di promuovere le iniziative di lotta promosse dai lavoratori dell'ospedale di Careggi a Firenze, è quello di dare visibilità alle realtà di tutti i lavoratori e cittadini che hanno bisogno di spazio, con particolare attenzione alla sanità.

Il SSN è in agonia in tutte le regioni d'Italia. Non esiste più sicurezza e  quanto avviene nel reparto di psichiatria dell'ospedale Grassi di Ostia è una delle tante NON risposte all'utenza che la nostra Sanità sta fornendo. In questo reparto la situazione dei ricoveri in sovrannumero è diventata insostenibile e indecente. Il suddetto reparto è strutturato per 13 posti letto ma ciclicamente si arriva a 19 come spesso accade. Di questi 19 uno è un minore, 3 pazienti sono in protocollo suicidio, 2 in trattamento sanitario obbligatorio, ci sono 6 letti in corridoio quindi senza campanello, senza presa per l'ossigeno e senza nemmeno un comodino o una sedia. In tutto questo qualcuno mi dica dove sta la dignità e la sicurezza di questi esseri umani! 
Firmato: Per il diritto ad una sanità pubblica e umanizzata.

Ed ecco un approfondimento comparso su www.ostiatv.it
Fino a 8 letti in corridoio al reparto di psichiatria dell’ospedale Grassi di Ostia a causa del sovraffollamento e dei tanti ricoveri (...) Per i Cobas, la difficile e drammatica situazione che viene a determinarsi all’interno del reparto per la continua presenza di letti nel corridoio rappresenta, in ogni caso, non solo una violazione della dignità e dei diritti della persona, ma, riteniamo, un ulteriore elemento di criticità e di difficoltà, se non di rischio, per persone ricoverate e che si trovano in particolari e complesse condizioni psico-fisiche con possibili alterazioni delle funzioni cognitive. Inoltre, per la sigla, si creerebbero “rischi e pericoli per l’integrità e la tutela stessa dei pazienti, nonché per quella degli operatori, soprattutto, in presenza di situazione e condizioni di disagio e/o di particolari tensioni... Leggi tutto l'articolo

mercoledì 9 settembre 2015

Cobas Careggi dice NO agli inceneritori

Firenze, 8 Settembre 2015, il COBAS Careggi partecipa al presidio NO inceneritori a Firenze in via Cavour davanti alla sede del Consiglio Regionale Toscano insieme a diversi comitati che sostengono la battaglia che da tempo non si ferma.
Durante il presidio sono state registrate dal SIB alcune interviste ai rappresentanti delle iniziative in lotta e raccolte in questa trasmissione.
La trasmissione chiude con il comizio di Rossano Ercolini, presidente della Zero Waste 

Prendi i soldi e scappa!

La notizia di questi giorni relativa alle retribuzioni record dei dirigenti della Cisl dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la natura di sindacato giallo “oro” della storica sigla d’area cattolica.
 
Dopo il caso Bonanni esploso nel 2014 (336 mila euro annui raggiunti con un aumento costante dal 2006 al 2011 che Bonanni si auto attribuì) è la volta della denuncia di un dirigente storico della Cisl Antonio Scandola (tessera dal 1968) che chiede conto e denuncia le stellari retribuzioni dei suoi dirigenti. 
Tra i nomi dei nababbi del sindacalismo italiano compare Valeriano Canepari, vertice del CAF CISL, che nel 2013, ha ricevuto un emolumento totale pari a 289 mila e 241 euro lordi, ad esempio, di cui poco più di 97 mila solo di pensione. L'anno successivo Antonino Sorgi, presidente del patronato INAS, ha intascato invece un assegno pari a 256 mila euro lordi. Per entrambi, dunque, lo stipendio totale garantito dalla CISL supera di gran lunga anche il tetto legislativo fissato per i manager pubblici, fermo a 240 mila euro annui.  
Non poteva infine mancare la segretaria generale Annamaria Furlan che percepisce la somma di 170 mila euro annui. Oggi quel dirigente rischia l’espulsione per aver infranto le regole interne dell’organizzazione,  la cosa risulta a dir poco bizzarra visto che un simile accumulo di fortune (e il loro riflesso pensionistico) non sarebbe dovuto essere possibile neanche ai sensi del vecchio regolamento oggi modificato dalla Furlan in virtù dello scandalo. 
A parte le dispute tecniche che lasciamo volentieri a loro, quello che ci interessa evidenziare è come la Cisl che per anni ha contribuito alla distruzione dei diritti del mondo del lavoro, con accordi al ribasso e regali veri e propri alla parte datoriale, sia diventata né più ne meno una parte ,importante della casta,  con i suoi annessi e connessi in termini di corruzione e di arricchimento personale, (alla faccia dei lavoratori in nome dei quali firmavano accordi ignobili). Proprio al pari della casta politica e imprenditoriale con cui da anni oramai vanno a braccetto

Fonte www.infoaut.org

martedì 8 settembre 2015

Firenze: Assemblea popolare contro l'inceneritore

...e pagano sempre gli stessi

Ecco cosa risponde Matteo Renzi a una domanda di Aldo Cazzullo in un' intervista per il Corriere della Sera rilasciata il 30 agosto scorso: “Dove avrebbe trovato i soldi per mantenere la sua promessa di abbassare le tasse già a partire dalla prossima legge di stabilità?” Dopo aver risposto una serie di castronerie tipo la stupidaggine delle 80 euro, gli sgravi contributivi per i neoassunti, l'azzeramento della Tasi e dell'Imu per la case e Ires per le aziende a partire dal 2017 e dell’ Irpef dal 2018, con l'atteggiamento di chi vuol continuare a prenderci per i fondelli, prosegue : “ Non ci sarà nessun taglio alla sanità per non far pagare il ricco, magari nella sanità ci sarà qualche poltrona Asl in meno e qualche costo standard in più, ma sono tagli agli sprechi, non alla sanità”. Ma la realtà è che il ricco potrà continuare a curarsi nei tempi e nelle modalità che desidera, la differenza sta nel fatto che il povero non può farlo, la libera professione non lo permette, troppo cara. Cosa accadrà in futuro? Cosa sono questi costi standard? Di sicuro nuovi aumenti dei ticket già gravosi sulle spalle di tutti. Quello che Renzi chiama “costi standard” sono una spesa che sosterranno come sempre i poveri cittadini che già da tempo tralasciano o fanno fatica a salvaguardare la propria salute a causa del continuo aumento del caro vita, con stipendi sempre più bassi e sicurezza di un lavoro sempre più precario e a rischio. Gli stessi che da tempo fanno le file per avere appuntamenti per visite mediche, per esami diagnostici e quanto altro. Gli stessi a cui viene risposto che le liste di attesa sono interminabili o bloccate fino a tempi vergognosi, (Anche un anno). Gli stessi che alla fine continueranno a svenarsi per pagarsi una visita medica o un esame qualsiasi, obbligati a ricorrere a prestazioni a pagamento. Il cammino oramai intrapreso è quello di privatizzare il servizio sanitario pubblico. 
Il governo segue le direttive europee dove l’Italia fino ad oggi si distingueva garantendo la salute individuale e collettiva tramite l’art. 32 della costituzione italiana.Inoltre si approfitta del momento per far si che la salute diventi una fonte di guadagno, di lucro, perché in tutto questo sistema si innescheranno anche sistemi assicurativi ben lontani dall’idea che la salute è un bene comune.

Presidio a Firenze NO INCENERITORI

Vi ricordiamo che oggi 8 Settembre 2015 alle ore 15.30 davanti alla sede del Consiglio Regionale, in via Cavour a Firenze vi sarà la mobilitazione contro l'ondata incenerosista di Renzi.
Partecipiamo per dare un importante contributo alla lotta contro la realizzazione di nuovi inceneritori.


lunedì 7 settembre 2015

Vogliamo chiarezza sugli interinali

I Cobas avevano a suo tempo espresso la loro contrarietà assoluta all’inserimento di personale interinale nell’Azienda Careggi, ma avendo preso atto della eccezionalità della situazione che si era determinata per la chiusura di villa Donatello, con lavoratori che rischiavano di rimanere a casa, dietro impegni scritti sull’utilizzo e sulla provvisorietà dell’impiego, avevano accettato di attendere la ricerca di soluzioni diverse.

L’Azienda Careggi però non ha rispettato quanto stabilito nella delibera del Direttore Generale che prevedeva l’utilizzo di questo personale per l’intramoenia nelle sale operatorie del volano, 
assegnandolo ad altri servizi e non cercando con la Regione una soluzione di ricollocamento.

Dopo aver chiesto spiegazioni alla direzione ed aver ricevuto una risposta generica e insufficiente i Cobas hanno deciso di segnalare le anomalie ai competenti uffici regionali e di rinnovare la richiesta che siano coperte le carenze di personale attraverso assunzioni regolari che per il servizio pubblico devono avvenire attingendo da graduatorie o tramite concorso.

Spett.le
                     Direzione Generale Giunta Regionale
                    Spett.le
                 Dir. Generale Diritti di Cittadinanza Coesione Sociale 
                                  E p.c. Spett.le
                       Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi 
                      C.A. Monica Calamai
                 Alla terza Commissione Consiglio Regionale
                                C.A. Stefano Scaramelli
OGGETTO: Provvedimento del Direttore Generale, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, n. 131 del 17.3.2015 e reclutamento personale in somministrazione per attività intramoenia.
Con la presente la scrivente organizzazione sindacale nelle persona dei delegati RSU segnala ai referenti regionali il provvedimento del Direttore Sanitario dell’Azienda in oggetto e le relative problematiche ad esso connesse.
L’Azienda si è avvalsa di personale in somministrazione al fine di potenziare, o comunque portare a termine, il progetto teso allo svolgimento delle attività di intramoenia all’interno della struttura precedentemente esercitata mediante cliniche esterne. In particolare con il venir meno dei rapporti con la struttura di Villa Donatello l’Azienda ha adottato la soluzione di assorbire di fatto l’intero personale in esubero della struttura.
Come già contestato all’azienda stessa il personale interinale, a differenza di quanto previsto nella delibera, viene utilizzato nei reparti ordinari, mentre per l’attività intramoenia, che ci risulta non ancora a regime, viene utilizzato personale dipendente magari in attività aggiuntiva.
Per questa ragione l’applicazione del provvedimento dà origine a due ordini di problema:
  1. In primo luogo in ordine alle risorse economiche, dubitando che così gestita l’attività di intramoenia, violando le previsioni del provvedimento che prevedeva “costi zero” per l’Azienda, possa fornire le risorse necessarie al costo del personale stesso e per questo la segnalazione alla Direzione di Finanza e Controllo.
  2. In secondo luogo dal punto di vista del reclutamento del personale. In particolare vista la carenza di personale della struttura ospedaliera sarebbe stato opportuno uno scorrimento delle graduatorie già in vigore, assumendo personale di  ruolo utile per far fronte alle necessità piuttosto che precario e rivolto solo alla limitata attività di libera professione (ammesso che sia così). Rimettiamo la questione alla Direzione di Coordinamento Sistema Sanitario Regionale.
Richiamandoci alla richiesta di chiarimenti già inviata all’Azienda Careggi nella quale si evidenziano compiutamente le criticità, si pone all’attenzione della Direzione Generale Regionale il provvedimento anche alla luce della risposta dell’Azienda stessa che risulta vaga e inconcludente.
 Desta perplessità la citata esigenza di tutelare la continuità occupazionale della struttura privata, finalità che seppur nobile in astratto, collide con quella di tutelare il personale in graduatoria e che non può comunque giustificare il ricorso a personale “privato” quando non vi è la relativa esigenza. 
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti

Firenze 17 Agosto 2015

Delegati RSU - Cobas
Francesca Romano - Roberto Soraggi

sabato 5 settembre 2015

L'ocolingo del trio Saccardi - Calamai - Mechi

“… La Neolingua, infatti, era distinta da quasi tutte le altre lingue dal fatto che il suo vocabolario diventava ogni giorno più sottile invece di diventare più spesso. Ogni riduzione rappresentava una conquista, perché più piccolo era il campo di scelta e più limitata era la tentazione di lasciar spaziare il proprio pensiero. Si sperava, da ultimo, di far articolare il discorso nella stessa laringe, senza che si dovessero chiamare in causa i centri del cervello...” 
 (1984 – George Orwell)


Quando si sente parlare la Saccardi, Calamai, Mechi e gli altri dirigentini, dai colonnelli ai caporali, si ascoltano le stesse rassicuranti frasi fatte ripetute a pappagallo: “tutto va bene … non ci sono riduzioni di servizi ma anzi un loro rafforzamento”. Chiunque lavori nella A.O.U. Careggi e anche i cittadini che si rivolgevano e si rivolgono ai servizi sanno quanto siano false queste dichiarazioni.

I Cobas hanno contestato e contestano le chiusure dei reparti, ultima in ordine di tempo quella della tossicologia, della quale avevamo chiesto la sospensione (vedere nota nella lettera). Manterremo monitorata la situazione sia per quanto riguarda la tossicologia che per gli altri reparti cancellati e non mancheremo di rivolgerci alla magistratura nel momento in cui si producessero eventi lesivi per i cittadini.

Rimane la necessità di unirci - personale del comparto, medici e cittadini perché solo con iniziative di contestazione e di lotta contro questa politica, si potrà mantenere il servizio sanitario pubblico e condizioni di lavoro e di assistenza dignitose.


AL DIRETTORE GENERALE A.O.U. CAREGGI
C.A. Dott.ssa Monica Calamai
 ALL’UFFICIO RELAZIONI SINDACALI AOU CAREGGI

Oggetto: problematiche riguardanti la chiusura del reparto di tossicologia. Richiesta di sospensione del provvedimento.

In relazione alla prossima chiusura del reparto di Tossicologia, attualmente allocato presso il padiglione di San Luca Vecchio, la scrivente O.S. rileva che non appaiono adeguatamente valutate le conseguenze che questo può determinare sull’utenza.
Ricordiamo alla S.V. che il reparto in oggetto tratta una tipologia di pazienti la maggior parte dei quali con problematiche legate ad abuso di sostanze, alcool, farmaci e relative loro astinenze, tentati suicidi per assunzione di farmaci, avvelenamenti e intossicazioni, ecc.
Questi pazienti arrivano in reparto in condizione di importante criticità,  sovente a rischio di morte, necessitanti assistenza di personale qualificato capace non solo di rispondere allo stato di intossicazione grave, ma anche di gestire sovente il disagio, la agitazione, il disorientamento e tutto quello che determina la condizione di marginalità che accompagna la condizione di tossicodipendenza, di depressione grave o di disagio mentale.
La soluzione scelta da codesta Azienda di cancellare il servizio mantenendo solo 4 posti letto, per altro virtuali e instabili, presso l’Osservazione Breve rappresenta un passo indietro (se non un abbandono) del ruolo di tutela del paziente, interrompe la continuità assistenziale e ne può mettere a rischio la vita stessa.
Non basta avere l'accessibilità del Dea e qualche posto letto libero in medicina per rispondere alle esigenze di tutela di questi pazienti, ma è necessario uno strumento specifico, ad alta qualificazione, che si mantenga in connessione con tutti gli altri soggetti attivi e permetta di affrontare complessivamente il percorso terapeutico.
Peraltro la chiusura della Tossicologia non mancherà di mettere in difficoltà i reparti, che si troveranno, in condizione inidonea e impreparata, a gestire pazienti che sommano alla condizione patologica problemi caratteriali e di devianza, conseguenti allo stato di dipendenza o di disagio mentale.
Questi pazienti non troveranno altrove l’assistenza necessaria nei momenti critici, al momento di una over-dose, di un coma etilico, del tentato suicidio, data la particolarità e unicità del reparto di tossicologia che da decenni è un punto di riferimento sia per i servizi territoriali dell’intera regione che per i professionisti del settore e per le famiglie di cui è facile intuire il dramma e le difficoltà.
Per quanto sopra, visto il ruolo da Lei ricoperto e le responsabilità che ne conseguono, chiediamo alla S.V. di sospendere la chiusura del reparto in oggetto e di rivalutare, insieme a tutti i soggetti coinvolti (operatori, associazioni di pazienti, famiglie) soluzioni alternative in grado di garantire in forma efficace l’assistenza nei momenti in cui necessita il ricovero di questi pazienti.
L’Azienda, e Lei in quanto soggetto decisionale, dovrà altrimenti assumersi la responsabilità di eventuali eventi nefasti che in ragione di questa chiusura dovessero prodursi, per quanto in nota diffidiamo codesta azienda dal procedere con la chiusura del reparto di Tossicologia.
In attesa di riscontro distinti saluti
28 agosto 2015
Francesca Romano - Roberto Soraggi
COBAS CAREGGI

venerdì 4 settembre 2015

Il governo degli inceneritori, l'Italia in piazza

Il 9 settembre si riunirà la Conferenza Stato-Regioni per approvare il decreto attuativo dell’articolo 35, parte integrante dello Sblocca Italia.
Ecco l'articolo di Rossano Ercolini, Presidente di Zero Waste Italy

Se approvato, l’incenerimento diverrebbe  “attività di recupero” (anziché di smaltimento) e si aprirebbe la strada a nuovi impianti di incenerimento, addirittura non previsti dai Piani regionali, insieme a una miriade di “ristrutturazioni” di impianti obsoleti allo scopo di bruciare rifiuti da tutta Italia. Il Governo, invece di impegnarsi a promuovere un Piano Nazionale del Riciclo e della Riparazione-Riuso (ed anche la reintroduzione del vuoto a rendere), misura che darebbe lavoro a centinaia di migliaia di persone (pensiamo ad esempio a tutte le operazioni di estrazione di metalli preziosi dai Rifiuti elettrici ed elettronici!) ancora una volta con l’accoppiata Renzi-Galletti si sdraia ai piedi della lobby degli inceneritori e delle fameliche multiutilitiesL’altro effetto collaterale di tale “incursione piratesca”  sarebbe quello di trasformare in carta straccia i Piani regionali, con una deregulation incontrollabile dei conferimenti da fuori Regione. Il paradosso sarebbe quello di Regioni che puntano sulle buone pratiche (e per fortuna ce ne sono) e che già fanno registrare obiettivi superiori al 60%-70% di RD (e che magari prevedono obiettivi superiori al 70-75% oltre a piani di prevenzione dei rifiuti) costrette ad  accogliere  rifiuti da tutta Italia, magari da Regioni arretrate e impermeabili alle buone pratiche.
Non parliamo poi dei cittadini: da un lato impegnatissimi a ridurre e riciclare i loro scarti e dall’altro costretti a subire l’inquinamento di chi ancora questo sforzo non lo sta facendo. Altro che Sblocca Italia! Oggi occorre uno Sblocca Cervelli, che chiuda con questo ennesimo regalo alle multiutilities e con l’incenerimento, per marciare verso un ciclo economico basato sul contrasto a tutti gli sprechi e sull’efficienza  (basta con l’industria sporca ed assistita!).
Per questo un ampio cartello di forze locali e regionali con il pieno sostegno di Zero Waste Italy ha promosso per il 7-8-9 settembre mobilitazioni territoriali da svolgersi preferibilmente di fronte ai palazzi regionali, in modo da chiedere agli Enti Regioni di non firmare questo atto di prepotenza avvelenato ed autoritario (si brucerebbe non solo la democrazia dei territori ma anche quella delle autonomie locali).
Nei prossimi giorni forniremo maggiori dettagli ma già da ora è disponibile un documento di “Osservazioni” curato dai vari tecnici ed esperti con i quali collaboriamo, da divulgare al massimo ed altri strumenti (bozze di comunicati stampa e brochure) da utilizzare da parte dei gruppi che aderiranno a questa mobilitazione.

Inceneritori Zero, Rifiuti Zero, Riciclo Totale dei Materiali: indietro non si torna!
Rossano Ercolini, 
Presidente di Zero Waste Europe e di Zero Waste Italy


I PROSSIMI PRESIDI

FIRENZE
Presidio martedì 8 settembre dalle 15.30 
davanti alla sede del Consiglio Regionale di via Cavour 
MILANO 
Presidio martedì 8 settembre dalle 10 alle 12 
sotto il Palazzo della Regione in Piazza Lombardia 
TORINO 
Presidio martedì 8 settembre alle 18 
sotto il Palazzo della Regione in Piazza Castello




giovedì 3 settembre 2015

Testimonianza di un utente

Durante un nostro presidio abbiamo raccolto la testimonianza di un utente, una donna che ha trovato difficoltà nel prenotare una visita medica in un noto ospedale toscano, una donna alla quale è stato riposto di rivolgersi alla libera professione. Il diritto alla salute negato per l'ennesima volta a chi non può permettersi di sborsare oltre centocinquanta euro per una visita. Nel video, per ragioni di privacy, abbiamo preferito non pubblicare l'immagine della donna nonostante ci abbia concesso una liberatoria registrata. La signora era molto provata, fa confusione con le date, ma è concepibile, nell'intervista intende dire che le prenotazioni sono chiuse per tutto il 2015 e riprenderanno nel 2016.
L'intervista è contenuta nel SIB N.15


martedì 1 settembre 2015

Conferenza stampa sulla chiusura del reparto di Tossicologia a Careggi

Firenze: Ieri, 31 Agosto alle ore 12, in consiglio regionale Toscana si è tenuta una conferenza stampa sulla questione relativa alla chiusura del reparto di Tossicologia dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi.
Hanno partecipato:
Andrea Quartini (Consigliere regionale Movimento 5 Stelle)
Paolo Sarti (Consigliere Regionale Si Toscana a Sinistra)
Francesca Romano (Cobas Careggi)
Roberto Soraggi (Cobas Careggi)
Hanno partecipato inoltre alcuni professionisti che hanno operato nel reparto di tossicologia di Careggi durante gli ultimi trent'anni di attività.

In seguito vi proponiamo la visione dei servizi video realizzati da Toscanamedianews 






Siamo pronti

Con questo quattordicesimo episodio del SIB Video, diamo il benvenuto a tutti su questo sito, con la speranza di dare un contributo importante all'informazione alternativa ed un punto di riferimento importante per tutti coloro che vogliono seguirci e partecipare.
Buona visione a tutti
COBAS Careggi.