venerdì 2 ottobre 2015

Demoliscono la sanità pubblica

ROSSI/MORELLO & GORI SCOPRONO LE CARTE SUL FUTURO DEL SERVIZIO SANITARIO FIORENTINO: DEMOLISCONO LA SANITA' PUBBLICA, IL DIRITTO ALLA SALUTE E REGALANO UNA VALANGA DI SOLDI ALLE STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE. PER I COBAS E' INACCETABILE QUESTA ESTERNALIZZAZIONE!!!! 

Addio solidarietà, universalità ed etica egualitaria del welfare , l'ASL di Firenze mette in seria discussione il fondamento costituzionale della nostra sanità pubblica nel nome delle inutili restrizioni del Governo Renzi, presentando ieri 29 settembre alla nostra RSU una inaccettabile riorganizzazione delle attività ospedaliere pubbliche. Senza alcuno scrupolo vengono trasferite ingenti somme di denaro sul settore privato: un vero BUSINESS. 

La Toscana, la stessa città metropolitana di Firenze, sono gli ambiti territoriali con il più alto tasso di compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria e sono tra quelle Regioni e Città che di fatto hanno esasperato gli appalti nel settore sanitario anche sulla diagnostica e buona parte della specialistica ambulatoriale ai privati, incoraggiandoli a proporsi con prezzi competitivi e promozionali per battere il pubblico. 

Altro che vetusta ideologia dei COBAS le cifre parlano da sole: 
- dal 1 luglio 2015 al 31 dicembre 2018 l'ASL di Firenze stanzia 258 milioni di euro per le Case di Cura Private Accreditate, a cui trasferisce volumi di attività di ricovero e specialistica ambulatoriale sottratti agli ospedali pubblici; 
- per l'anno 2015 per gli istituti di specialistica e diagnostica ambulatoriale privati l'ASL di Firenze ha stanziato circa 12 milioni di euro 

La consistenza economica dell'affaire costa al sistema sanitario pubblico fiorentino 76 milioni e 700 mila euro l'anno e si fonda su un accordo/contratto tra AIOP ( Associazione Italiana Ospedalità Privata), Confindustria e Paolo Morello Marchese (prima Direttore Generale e ora Commissario). 

Il tutto viene venduto quale integrazione e complementarietà al servizio pubblico, sull'appropriatezza clinica, sulla riduzione dei tempi di attesa sulle liste chirurgiche e ambulatoriali: tutta fuffa

L'azienda si è ben guardata di mostrare il rapporto costi-benefici di questa operazione, mancano tabelle di comparazione dei servizi e attività erogati dalla sanità pubblica e che vengono esternalizzati, l'assenza di trasparenza ci fa ulteriormente dubitare della bontà stessa dell'operazione che ripetiamo non porterà alcun risparmio di spesa ma solo peggioramento della qualità dell'assistenza. 

Chi sono i fortunati che beneficiano di questo smantellamento del servizio pubblico? 
Casa di Cura Frate Sole, Casa di Cura Maria Teresa Hospital, LOG EX Pergolino, Casa di Cura Munari, Casa di Cura Villa delle Terme, Casa di Cura IFCA, Casa di Cura Valdisieve Hospital, Casa di Cura Villa dei Pini, Casa di Cura Centro Oncologico Fiorentino C. C. Villanova (di proprietà di UNIPOL) questo gruppo si occuperà di ortopedia, riabilitazione ortopedica,oculistica, lungo degenza riabilitazione, cure intermedie, psichiatria, chirurgia generale, chirurgia plastica, medicina da DEA ecc. 

Poi ci sono ben 31 Istituti di specialistica e diagnostica ambulatoriale che si dividono la torta, in questo gruppo c'è di tutto dagli Istituti Privati, Fondazioni, Associazioni alle Misericordie, alla CRI e di nuovo a qualche Casa di Cura. 

Per fare questa operazione di tagli e trasferimenti l'ASL di Firenze ha protratto in modo unilaterale il piano di riduzione dei posti letto per le ferie estive in molti reparti, annunciando che questi rimarranno chiusi fino al 31 dicembre 2015 per permettere il trasferimento delle varie attività e servizi alle strutture private convenzionate. La chiusura forzata di molti posti letto equivale alla riduzione dell'8,7% dell'offerta dei vari ospedali pubblici (vergognoso è il silenzio di tutti i Sindaci). Ma non finisce qui, perché l'azienda ha messo in essere una sorta interminabile di abusi ai danni dei lavoratori, obbligati a riprendere le ferie o messi in recuperi orari. Tutti gli ospedali sono in uno stato di precarietà organizzativa mai vista (mancano i turni, le reperibilità e gli orari). Scandaloso è il silenzio dei sindacati confederali e autonomi solo i COBAS avviano la mobilitazione a contrasto di questa impressionante privatizzazione a difesa della sanità pubblica. 

Nessuno poi sa ancora che fine farà tutta l'ostetricia fiorentina (Qui siamo proprio in stato di allerta. 
Torregalli, Ponte a Niccheri, Borgo S.Lorenzo) per la quale l'ASL di Firenze ha annunciato una rimodulazione prendendo quale scusa la diminuzione delle nascite.

Nel documento presentato dal Vicecommissario AUSL 10 Firenze Dott. Gori alla RSU viene dichiarato che questa riorganizzazione verrà estesa anche alle altre Case di Cura dell'Area Vasta Centro, ivi compreso Villa Fiorita-Prato, Clinica Leonardo-Empoli e S.Rita -Pistoia. 

Come COBAS nella RSU all'informativa aziendale abbiamo contestato quanto dichiarato in modo unilaterale dall'Azienda circa il destino/futuro di quegli operatori sanitari (infermieri, ostetriche,OSS, tecnici sanitari ecc) che si troveranno o con i reparti chiusi o con minore posti letto. 

Dunque non c'è solo un attacco al diritto alla salute ma anche al lavoro e questo noi non lo consentiremo. Il 6 ottobre finalmente a seguito di 3 mesi di inattività è stata convocata la RSU aziendale lì vedremo di che panni si vestono i sindacati Confederali (CGIL CISL UIL) e autonomi (NURSIND) fino ad oggi molto silenti e accondiscendenti. 

Firenze 30 settembre 2015
Andrea Calò 
Elisabetta Mattiello 
COBAS RSU ASL 10 FIRENZE